Rascal, il mio amico orsetto

Rascal, il mio amico orsetto

“Rascal, il mio amico orsetto” è un cartone animato del 1977 tratto dal romanzo autobiografico “Un anno felice” (titolo originale “Rascal, A Memoir of a Better Era”) di Sterling North, pubblicato nel 1963. Anche grazie agli argomenti trattati, il cartone animato ebbe un grande successo sia in Giappone che in Italia, dove sbarcò solo nel 1985. Le vicende narrate sono ambientate nel 1914 nel paesino di Breisford, nel Wisconsin, nei pressi del lago Koshgonong.

Il protagonista è il piccolo Sterling, il quale, pur essendo poco più che un bambino, è già abituato ad andarsene in giro da solo nei boschi. E proprio in uno dei suoi giretti solitari incontra un piccolo procione rimasto solo al mondo: la sua mamma, infatti, è stata uccisa da un cacciatore. Intenerito da quell’esserino indifeso e spaurito, Sperling decide di adottarlo e di prendersene cura.

Da quel giorno in poi, lui e Rascal – questo è il nome che dà al procione – diventano amici inseparabili. Sperling lo mette al centro del suo mondo di bambino e il cucciolo lo ricambia con eguale affetto, tuttavia è pur sempre un animale, ed è inevitabile che prima o poi combini diversi danni negli orti dei vicini di casa di Sperling. In questa occasione il bambino riflette su come un animale selvatico possa trovare notevoli difficoltà nell’inserirsi nella società umana, così diversa e per certi versi intollerante.

Nonostante ciò, però, il ragazzo e i suoi fidati amici Oscar e Alice vivono molte avventure assieme a Rascal, divertendosi come pazzi finché non accade l’imprevedibile: la mamma di Sperling muore, suo padre perde tutte le proprietà a causa di un dissesto finanziario e il ragazzo è costretto a trasferirsi a Milwaukee dalla sorella, reinserendo Rascal, ormai grande, nel suo habitat naturale: la foresta.

SCHEDA TECNICA
Nome: Rascal, il mio amico orsetto
Numero di puntate: 52
Casa di produzione: Nippon Animation
Anno di uscita in Italia: 1985, Italia 1, Hiro
Sigle italiane: “Rascal – Il mio amico orsetto”, scritta da Luciano Beretta e cantata da Cristina D’Avena.

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